Tredici Secondi o Un Bipede Implume ma con Unghie Piatte
Categoria: Opera
Genere: Commedia musicale, Teatro dell'assurdo
Ruoli: 4 (2M, 2F)
Quando la macchina di un uomo va in panne su una desolata strada provinciale, questi è costretto ad accostare presso una piccola stazione di servizio. Accortosi dell’assenza di segnale sul cellulare, l’uomo si dirige a passo sicuro verso la scritta illuminata a neon bar tra la sottile nebbiolina che circonda i distributori abbandonati. Una volta entrato, l’uomo nota i profili di due donne e un uomo stagliarsi contro la parete di fondo accanto al bancone. Il bar è incustodito, sterile e impersonale. I tre personaggi sono seduti in semicerchio con le spalle al muro e un’espressione raccolta e seriosa intenti a far volare un enorme pollo che, inespressivo, si erge su un tavolo al centro della seduta…
Tredici Secondi o Un Bipede Implume ma con Unghie Piatte è un omaggio al teatro dell’assurdo nella misura in cui manifesta un senso di vaga angoscia metafisica di fronte all’assurdità burlesca della condizione umana. Nella tradizione drammaturgica di Eugene Ionescu, Samuel Beckett e, in un’accezione più esistenzialista, Jean Paul Sartre, Jean Genet e Albert Camus, l’opera rivela il fallimento della comunicazione nella società moderna trasmettendo, allo stesso tempo, un senso di disagio e di familiarità.
Genere |
Opera/Teatro dell’Assurdo |
Durata |
1 ora |
Librettista |
Fabrizio Funari |
Compositore |
Marco Benetti |
Personaggi |
L’Uomo, la Donna di Fede, la Giovane Cantante di Paese, il Professore |
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