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Kristof Magnusson

Kristof Magnusson nasce nel 1976 da genitori tedesco-islandesi e cresce bilingue ad Ambugo. Formazione in musica sacra, servizio civile a New York con sopravvissuti all’Olocausto e senzatetto. Della sua opera fanno parte soprattutto romanzi e pezzi teatrali, ma anche saggi e reportage. I suoi pezzi teatrali sono stati rappresentati in oltre 80 teatri in Germania e all’estero.

Scrive romanzi (Arztroman [Romanzo del medico], Das war ich nicht [Non sono stato io]) e commedie teatrali (Männerhort [La tana degli uomini]), traduce dall’islandese e svolge attività di docenza universitaria (Massachusetts Institute of Technology – MIT, Istituto Tedesco di Letteratura di Lipsia – DLL). Nel 2022 ottiene la cattedra di poetica TransLit all’Università di Colonia. Inoltre, Magnusson scrive un manuale di istruzioni per l’Islanda ed è impegnato per una letteratura in lingua semplificata.

Le sue pubblicazioni più recenti sono: Ein Mann der Kunst [Un uomo dell’arte] (2020), Kristof Magnusson über die Pet Shop Boys, queere Vorbilder und musikalischen Mainstream [Kristof Magnusson sui Pet Shop Boys, modelli queer e mainstream musicale] (2021) e diverse traduzioni dall’islandese di opere di Einar Kárason e Steinunn Sigurdardóttir. La sua commedia apocalittica Apokalypse Miau (con Gunnar Klack) viene presentata in anteprima da Kay Voges al Volkstheater di Vienna nel 2022, mentre debutta in Germania nel 2023.

Attualmente Kristof Magnusson è titolare del premio Roma di Villa Massimo per il 2023/2024.