Angels in America (parte 1): il millennio si avvicina
Categoria: Teatro
Genere: Dramma
Lingua: inglese
Ruoli: 17
Attori: 9
Attrici: 8
Angels in America è un dramma epico, che significa che il suo intreccio si svolge su grandi distanze sia di spazi che di tempo, coinvolge molti personaggi e più di una storia. Due pièce di due atti l’uno formano la trama: una prima parte Millennium Approaches e una seconda puntata chiamata Perestroika. Insieme presentano più di trenta personaggi in otto atti, cinquantanove scene e un epilogo.
Kushner sottotitolò l’intera opera A Gay Fantasia on National Themes. Come una “fantasia” che è un miscuglio di toni famigliari con variazione e interludi, le scene della commedia spesso sembrano parte di un musical, come arie di un’opera, duetti briosi o potenti terzetti. I personaggi entrano ed escono dalle conversazioni, a volte sovrappongono altre immagini, ciò che succede sul palco allo stesso tempo e la scenografia che cambia rapidamente da uffici a camere da letto, da corsie d’ospedale a un immaginario Polo Sud.
Nonostante tutti i suoi intrecci, comunque, la trama è piuttosto semplice. È la storia di due copie le cui relazioni si stanno disintegrando, il tutto si svolge negli Stati Uniti degli anni ’80 su uno sfondo di avarizia, conservatorismo, politiche sessuali e la scoperta di una nuova tremenda malattia: l’AIDS. È proprio questo contesto che dà a Angels in America il suo potere e lo differenzia da altre storie d’amore. In questa opera, la trama viene portata avanti proprio dalle sue tematiche, così come vengono affrontate dai personaggi e dai loro rispettivi punti di vista. Sicché la storia si va dipanando come attraverso un caleidoscopio.
*Due dei protagonisti sono malati di AIDS. Uno, Prior, è sano, un uomo attraente il quale si domanda se non stia impazzendo mentre viene visitato dai fantasmi dei suoi antenati e scelto dagli angeli per essere un profeta (ma anche il pubblico vede i fantasmi e gli angeli). L’altro protagonista, Roy Cohn, basato su una figura realmente esistita, è un politico molto influente e odioso che rifiuta la diagnosi di AIDS perché solo le persone incapaci si prendono quella malattia.
Un rabbino apre la pièce dicendo che nel “calderone” americano non bolle niente; tre Mormoni cercando di riconciliare la loro fede con i fatti delle loro vite. Belize, una infermiera gay afro-americana è la più compassionevole e brava persona della pièce, insieme a Hannah, la madre dei mormoni che arriva a New York per districare il casino dei suoi figli e il matrimonio di sua nuora. In contrasto con il loro impegno, l’amante di Prior, Louis lo abbandona codardamente per paura della malattia. La pièce ritrae un’ampia gamma di reazioni a questa malattia, sia da parte dei pazienti sia da parte di quelli che li circondano. Essi sono simbolo di una nazione che reagisce alla malattia in maniera politica e pregiudiziale.*
Personaggi:
- Louis Ironson, amante di Walter - Prior Walter - Joe Pitt, avvocato repubblicano e mormone - Harper Pitt, moglie di Joe, valium-dipendente - Roy Cohn, un politico potente - Belize, un'infermiera nera, ex drag-queen - Hannah Pitt, madre di Joe - L'Angelo dell'America - Ethel Rosenberg, donna ebrea veramente esistita e perseguitata durnate l'era McCarthy - Rabbino Isador Chemelwitz - Mr. Lies - Henry, il dottore di Roy - Emily - Martin Heller - Suor Ella Chapter - Priore I e Priore II - Sarah Ironson, nonna di Louis
Commenti:
Da questa piece teatrale venne tratta una serie televisiva in sei puntate che le sono valsii seguenti Premi: 11 Premi Emmy 2004: miglior miniserie TV, regia, soggetto, attore protagonista (Al Pacino), attrice protagonista (Meryl Streep), attore non protagonista (Jeffrey Wright), attrice non protagonista (Mary-Louise Parker), direzione artistica, casting, trucco, montaggio sonoro per single-camera 5 Golden Globe 2004: miglior miniserie o film TV, miglior attore (Al Pacino), miglior attrice (Meryl Streep), miglior attore non protagonista (Jeffrey Wright), miglior attrice non protagonista (Mary-Louise Parker) National Board of Review Awards 2003: miglior film o miniserie realizzata per la tv via cavo Eddie Award come miniserie meglio adattata (2004) Excellence in Production Design Award (2004) NHK President's Prize (2004) Black Reel come miglior attore non protagonista (Jeffrey Wright) (2004) BFCA Award (2004) C.A.S. Award per i risultati ottenuti nel sound mixing (2004) DGA Award per i risultati ottenuti nella regia (2004) GLAAD Media Award (2004) Humanitas Prize (2004) Visionary Award (2004) 3 Golden Satellite Awards 2004: miglior miniserie, attore non protagonista (Justin Kirk), attrice (Meryl Streep) 2 Actor Awards 2004: miglior attrice (Meryl Streep), miglior attore (Al Pacino) TCA Award (2004) Gracie (2005) Television Producer of the Year Award in Longform (2005) WGA Award (TV) (2005)
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