(Immagine per gentile concessione di www.britannica.com)
Thornton Wilder
Thornton Wilder, scrittore, saggista, drammaturgo e sceneggiatore americano. Nasce a Madison (Wisconsin) il 17 Aprile 1897, da Amos Parker Wilder e Isabella Niven Wilder. La famiglia poco dopo si trasferisce in Cina dove Wilder frequenta i primi anni di scuola, quindi in California, dove può diplomarsi presso la Berkeley High School. Dopo due anni all’Oberlin College, Wilder si trasferisce a Yale dove si laurea nel 1920. Una parte importante della sua istruzione è dovuta ai faticosi mesi estivi in cui suo padre costringeva lui e suo fratello Amos a lavorare presso delle fattorie in California, Kentucky, Vermont, Connecticut e Massachussetts: attività fondamentale per la loro “iniziazione” nello stile di vita americano.
Wilder studia archeologia e italiano come studente speciale presso l’Accademia Americana di Roma (tra il 1920-21), poi, nel 1926, si laurea presso Princeton in letteratura francese.
In aggiunta al suo talento di scrittore e drammaturgo, Wilder si dimostra un abilissimo insegnante, saggista, traduttore, studioso, oratore, libbrettista e sceneggiatore.
Nel 1942 collabora con Alfred Hitchcock per scrivere la prima bozza di un thriller divenuto poi un classico del genere, cioè Shadow of a Doubt, per il quale riceve una mensione speciale per la bozza di sceneggiatura e per “il suo contributo nella preparazione della produzione”.
Parlando fluidamente quattro lingue, Wilder traduce ed adatta opere di vari autori da Henrik Ibsen, Jean-Paul Sartre e André Obey.
Come studioso, conduce importanti ricerche su Finnegans Wake di James Joyce e sulle opere del drammatugo spagnolo Lope de Vega.
Tra gli amici di Thornton si annovera un vasto spettro di artisti da entrambe i lati dell’Atlantico – Hemingway, Fitzgerald, Alexander Woollcott, Gene Tunney, Sigmund Freud, il produttore Max Reinhardt, Katharine Cornell, Ruth Gordon e Garson Kanin.
Durante la prima metà degli anni trenta, Thornton è particolarmente legato a Gertrude Stein e diventa uno dei suo più efficaci interpreti e campioni. Molte delle amicizie di Wilder sono testimoniate da fitte corrispondenze epistolari. Egli ritiene infatti che le lunghe lettere costituiscano “un grande ramo della letteratura”!
Addirittura dedica una conferenza alle lettere scritte da importanti autori per dimostrare come un’epistola non sia solo un “esercizio letterario”, ma determini il “profilo di una personalità”, “dia notizie sull’anima”, e queste descrizioni sono più che approprate per le migliaia di lettere che
egli stesso inviò ad amici e familiari.
Wilder è anche un attore: infatti si diverte a recitare nei ruoli principali delle sue stesse opere durante le produzioni teatrali estive.
Inoltre è un appassionato di musica: uno dei suoi hobby era leggere le partiture dei musical. Scrive infatti due libretti basati su due sue opere: The Long Christmas Dinner, le cui musiche sono di Paul Hindemith e The Alcestiad, con le musiche di Louise Talma. Entrambe le Opere debuttano in Germania.
Insegnare era una delle più grandi passioni di Thornton Wilder. Inizia nel 1921 come insegnante di francese a Lawrenceville, una scuola privata nel New Jersey.
L’indipendenza economica dopo la pubblicazione di The Bridge of San Luis Rey gli permette di lasciare l’insegnamento nel 1928, ma per riprenderlo negli anni trenta presso l’Università di Chicago. Per sei anni, tiene un corso (part-time) dedicato alle traduzioni di classici, letteratura comparata e composizione. Tra il 1950-51 è assunto nel ruolo di “Charles Eliot Norton Professor of Poetry” presso Harvard. Il talento di Wilder per l’insegnamento (egli considerava le classi tutto tranne che una platea) lo rende non solo esperto ma anche molto richiesto dopo aver insegnato nel suo paese e all’estero. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, ricopre una posizione speciale, in particolare in Germania, come interprete degli intellettuali traditori del suo stesso paese e sulla loro influenza sull’espressione culturale.
Durante la Prima Guerra Mondiale era stato arruolato per tre mesi nel reparto di artiglieria dell’esercito di stanza a Fort Adams, Rhode Island. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, parte come volontario avanzando di grado come tenente colonnello nei Servizi Segreti dell’Esercito.
Per il suo servizio in nord Africa e in Italia, si guadagna la Legione di Merito, la Stella di Bronzo, la nomina di Cavaliere della Legion d’Onore e ufficiale onorario nell’Ordine Militare dell’Impero Britannico (MBE).
Grazie ai diritti d’autore derivati da The Bridge of San Luis Rey, nel 1930 Wilder può comprare una casa per la sua famiglia ad Hamden nel Connecticut proprio fuori New Haven. Ma alla fine trascorre quasi duecento giorni all’anno lontano da Hamden, impegnato a viaggiare e a stabilirsi in posti i cui stimoli e il cui isolamento era ciò di cui egli aveva bisogno per il suo lavoro.
A volte la sua destinazione era il deserto dell’Arizona, la Colonia MacDowell nel New Hampshire, Newport, Saratoga Springs, Vienna o Baden-Baden.
Ha bisogno di rifugiarsi da qualche parte quando è profondamente immerso nella scrittura di un racconto o di una commedia. Eppure Wilder torna sempre nella casa costruita con The Bridge com’è tuttora conosciuta, dove morirà per un infarto il 7 dicembre 1975.
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Opere
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Con quel suo modo così sereno, Thornton Wilder è stato uno scrittore rivoluzionario. Ha sperimentato audacemente le forme letterarie e le tematiche, dall’inzio alla fine della sua lunga carriera.
Ogni racconto è diverso dagli altri – dice Wilder a 75 anni – Ciò che scrivo adesso è nuovamente e completamente diverso da qualunque cosa io abbia scritto prima.
Le sue ambientazioni così ricche, i suoi personaggi e i temi sono allo stesso tempo universali e particolari.
Profondamente immerso nei classici così come nella letteratura contemporanea, egli ha spesso fuso il tradizionale e il moderno nei suoi romanzi e nelle sue commedie: cercando l’elemento universale nel luogo comune.
Il 12 gennaio 1953 un articolo sulla copertina di Time riconosce l’unicità di Wilder, una mente interplanetaria, in quella sua abilità di scrivere qualcosa che è al tempo stesso americana e universale.
Figura centrale nella storia della letteratura del XX secolo, Wilder è stato uno scrittore e un drammaturgo i cui lavori continuano ad essere letti e prodotti tuttora. E’ il solo autore ad aver vinto il Premio Pulitzer sia per la narrativa che per la drammaturgia.
Tra i suoi romanzi ricordiamo: The Cabala, The Woman of Andros, Heaven’s My Destination, The Ides of March, The Eighth Day e Theophilus North.
Tra le sue più importanti opere teatrali ricordiamo The Alcestiad e The Matchmaker, che è stato trasformato in musical e acclamato in tutto il mondo con il titolo Hello, Dolly!. Ma le sue opere più celebri e più rappresentate sono quelle che gli hanno valso il premio Pulitzer cioè: Our Town e The Skin of our Teeth.
Tra i suoi atti unici invece ricordiamo The Happy Journey to Tyrenton and Camden e The Long Christmas Dinner e due serie concepite singolarmente The Seven Ages of Man e The Seven Deadly Sins che vengono frequentemente rappresentate da compagnie amatoriali.
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Premi
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Wilder e le sue opere sono stati insigniti di molteplici riconoscimenti, sui cui spiccano tre Premi Pulitzer: il primo assegnato al suo secondo romanzo, The Bridge of San Luis Rey nel 1928, quindi si aggiudica due volte il premo in drammaturgia per Our Town nel 1938 e The Skin of our Teeth nel 1943.
Tra gli altri riconoscimenti ricordiamo la medaglia d’oro per la narrativa da parte dell’American Academy of Arts and Letters, l’Ordine di Merito (Perù), il Goethe-Plakette der Stadt (Germania 1959), la Presidential Medal of Freedom (1963), la prima National Medal for Literature insignitagli dal National Book Committee (1965) e la National Book Award for Fiction (1967).
Per saperne di più su questo autore vi invitiamo a visitare il sito della Thornton Wilder Society