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LADY GREY (con le luci sempre più fioche)



©www.mamimo.it

Al Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia è di scena fino al 17 novembre Lady Grey di Will Eno.

Una donna sola sul palco sta aspettando il pubblico per iniziare quella che sembra essere una conferenza, ma ciò che avverrà è il racconto di un episodio della sua esperienza di ragazzina a scuola: la maestra ha dato un nuovo compito alla classe, il “Mostra e Dimostra”, ovvero portare in classe qualcosa di importante e rappresentativo di sé – un oggetto, un animale domestico, una foto – e parlarne. La Bambina prende alla lettera il compito della maestra e non sa cosa portare; qual è l’oggetto che più di tutti può rappresentarla e raccontare così la sua storia? Scarta i giocattoli, i ricordi e i regali, e in questa delicata e profonda ricerca arriva a chiedersi quale sia la sua identità e dove è collocata. Alla fine non porta nulla, o meglio, si spoglia completamente, mostra sé stessa e porta il suo intero corpo a rappresentarla. Attraverso il racconto di quest’ultimo episodio ne svela altri, ricomponendo la storia di una vita e chiedendo al pubblico di fare altrettanto, mettendo in scena un continuo e disarmante “Mostra e Dimostra”, alla ricerca del nostro terribile segreto.

“Ti chiedi quale sia la storia che riguarda te stesso, come raccontarla, e perché.”

Lady Grey non ha nome, non ha età né provenienza, a volte si presenta come Jennifer, a volte come Sabrina, altre volte è la fidanzata di un uomo con la camicia azzurra. Lady Grey gioca con il linguaggio, trasforma una storia in un’altra, e passando da uno scenario all’altro, ci porta in un tempo in cui è impossibile riconoscere cosa appartiene a lei e cosa a noi; non è mai esplicitato chiaramente di chi stia parlando, e tantomeno si sa di cosa stia parlando… sono storie inventate o immaginate? Fatti accaduti? Favole? Provocazioni? È un mistero. È racconto di Vita, “la somma delle forze che resistono alla morte”. Da: mamimo.it


LADY GREY (con le luci sempre più fioche)di Will Eno regia Marco Maccieri | con Alice Giroldini | produzione Centro Teatrale MaMiMò

PROGETTO VINCITORE DEL BANDO “MAL DI PALCO 2018”, TANGRAM – TORINO