
Cristina Clemente
Nata a Barcellona nel 1977, è oggi una delle voci più rappresentative della drammaturgia catalana contemporanea. Sin da giovanissima è attratta dal teatro: inizialmente come spettatrice, poi come interprete, e infine come autrice.
Appena diciottenne, frequenta i corsi di drammaturgia della Sala Beckett e successivamente prosegue gli studi all’Institut del Teatre de Barcelona, dove si laurea in regia e drammaturgia, consolidando una visione del teatro come spazio vivo, legato alla realtà.
Durante gli anni di studio esordisce come autrice mettendo in scena due spettacoli quasi in contemporanea: uno come progetto accademico, l’altro come prima creazione personale. Tra le sue opere più note figurano Volem anar al Tibidabo, che le valsero il premio Rivelazione della Critica di Barcellona, e successivamente Vimbodí vs. Praga, Consell familiar, Dones de radio, Ventura, Andrea Pixelada, Lapònia, fino agli spettacoli più recenti come Una teràpia integral e La paella dels dijous.
Il suo teatro è immediatamente riconoscibile per l’attenzione alle persone “normali”: Cristina Clemente racconta situazioni quotidiane, conflitti familiari e ama intrecciare comico e drammatico con naturalezza.
Parallelamente all’attività teatrale, Clemente ha costruito una solida carriera come sceneggiatrice, tra cui El cor de la ciutat, La Riera, Les del Hoquei, Sin identidad e Com si fos ahir. Nel cinema si distingue co-scrivendo Eva, film nominato ai premi Goya per la miglior sceneggiatura, e più tardi l’adattamento di A Perfect Enemy tratto dal romanzo di Amélie Nothomb.
