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ADDIO A SŁAWOMIR MROŻEK



Addio al più grande drammaturgo polacco contemporaneo: lo scorso 15 agosto è morto infatti Sławomir Mrożek, scrittore, drammaturgo e fumettista nato nel 1930 vicino a Cracovia.
Mrożek emigra in Francia nel 1963 e poi in Messico. Nel 1978 diventa cittadino francese. Dopo 33 anni da esule per il mondo torna in Polonia nel 1997 e si stabilisce a Cracovia.
Fortemente critico contro lo stalinismo, quando nel 1968 Mrozek denuncia su Le Monde il suo paese come parte dell’invasione della Cecoslovacchia viene immediatamente richiamato in patria. Egli decide di restare a Parigi e le autorità polacche rispondono bandendo le sue opere per vario tempo e ritirando i suoi romanzi dalle librerie.
Tra le sue opere più famose la raccolta di racconti L’elefante, che Einaudi pubblicò nel 1963, e l’opera per il teatro Tango (1964) – una saga familiare – che, insieme a Emigranci (un amaro quanto ironico ritratto di due emigrati polacchi a Parigi), sono i suoi lavori più celebri e più rappresentati al mondo. Il regista Andrzej Wajda nel 1975 mise in scena Emigranti al Teatr Stary di Cracovia.

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