E la notte canta
Categoria: Teatro
Genere: Dramma
Lingua: Norvegese
Ruoli: 5
Attori: 3
Attrici: 2
La scena è dominata dal buio, dalla quiete della notte, che non è solo il contesto fisico ma anche l’emozionale. La notte diventa la metafora di uno stato interiore, dove i sentimenti non trovano parole, eppure sono intensi e profondi. Il titolo, “E la notte canta”, suggerisce una melodia dolce e inquietante, come una canzone che si perde nel vento, impossibile da afferrare completamente.
I personaggi sembrano parlare e muoversi in modo quasi meccanico, ma ogni gesto, ogni silenzio, è carico di significato. C’è un desiderio di vicinanza, di intimità, ma la distanza emotiva è palpabile. La notte canta, ma la canzone non è mai chiaramente comprensibile: è un sussurro che si perde nell’oscurità, una melodia che sfuma tra le pieghe di un’incomunicabilità che attraversa il cuore dell’opera.
Versione italiana di Graziella Perin.
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