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Günter Grass

Günter Grass, nato a Danzica el 1927, scrittore tedesco vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1999.
Arruolato giovanissimo negli ultimi mesi dalla seconda guerra mondiale nella Luftwaffe, alla fine del conflitto studiò presso l’Accademia di Belle Arti prima di Dusseldorf e poi a Berlino specializzandosi nella scultura. Ma i suoi interessi prevalenti furono sempre letterari: aderi al movimento d’avanguardia tedesco denominato Gruppo 47, del quale facevano parte, fra gli altri Heinrich Böll, Hans Magnus Enzensberger, Paul Celan, Uwe Johnson, Peter Weiss, e nel 1959 esordì alla narrativa con Il tamburo di latta, romanzo che ebbe un immediato e lunghissimo successo internazionale, al punto da consentire all’autore di dedicarsi a tempo pieno alla letteratura.
Appassionato sostenitore della necessità dell’impegno politico degli scrittori, ha manifestato in moltissime occasioni la sua vicinanza al partito socialdemocratico, pur mantenendo una sostanziale indipendenza di idee e di posizione, come ha dimostrato in occasione delle aspre critiche rivolte all’affrettata riunificazione tedesca dopo la caduta del Muro di Berlino.
Al romanzo d’esordio fecero seguito Gatto e topo (1961) e Aria da cani (1963). Tra le altre opere narrative, da segnalare Anestesia locale (1969) Diario di una lumaca (1972) Il rombo (1977) L’incontro di Telgte (1979), La ratta (1986), Il richiamo dell’ululone (1992), In un campovasto (1995), E’ una lunga storia (1998), Il mio secolo.Cento racconti (2000).
Da ricordare anche la produzione teatrale, nella quale spiccano, Zio zio (1957), Ventidue denti (1958), I cuochi cattivi (1961), I plebei provano la rivolta (1966), e i saggi raccolti in Discorso di un senza patria (1990).

Muore a Lubecca il 13 aprile 2015.