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SHEPARD A LONDRA



(Immagine per gentile concessione di http://www.upstairsatthegatehouse.com/)

Un inquietante ritratto di famiglia: all’ Upstairs at the Gatehouse di Londra ha debuttato lo scorso mercoledì Buried Child di Sam Shepard. L’opera – le cui repliche andranno avanti fino al 3 Aprile – ha vinto il premio Pulitzer nel 1979.
Una famiglia dell’America rurale è dannata da una maledizione che assume i connotati della colpa: è una maledizione che i membri della famiglia hanno attirato su di loro accettando tacitamente il delitto del capofamiglia, che ha ucciso il figlio avuto dalla moglie, figlio non suo, forse frutto di un incesto. Tutti hanno scelto di tacere e di dimenticare: il passato – se non quello fantasticato dalla donna che ha raccolto nella sua stanza le vecchie foto di famiglia – non esiste, ma c’è soltanto uno squallido presente, popolato dal padre decrepito, dal figlio Tilden, ex giocatore di football diventato scemo e dall’altro figlio, il sadico Bradley, privo di una gambacontinua qui