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MOLLY SWEENEY TORNA IN IRLANDA



(Immagine per gentile concessione di www.gate-theatre.ie)

Impeccable … go see: and then go read and see again Irish Times
Trenta minuti di buio completo segnano l’avvio dell’atteso spettacolo Molly Sweeney di Brian Friel che ha debuttato lo scorso 28 giugno a Gate Theatre di Dublino. Mezz’ora di totale oscurità per vivere insieme a Molly la sua cecità, attraverso una sensibilità sensoriale particolare e un diverso ascolto. Il testo è ispirato a un fatto realmente accaduto e convoca appunto un ascolto tattile, chiedendo al pubblico di immergersi in un buio molto vicino alla cecità della protagonista. La storia si riconduce al singolare caso clinico di Molly Sweeney, donna di quarant’anni, cieca ma perfettamente autonoma, che dopo essere stata convinta a sottoporsi all’operazione, riacquista parzialmente la vista, perdendo però le sue tutte le sue certezze.

Ispirato a un fatto realmente accaduto e raccontato dal neurologo Oliver Sacks nel saggio Vedere e non vedere, apre uno squarcio profondo sui problemi etici e filosofici che la cura dei pazienti può avere sugli stessi. L’autore Brian Friel rielabora la vicenda mantenendo intatto il rigore scientifico e introducendo degli elementi che trasfigurano il caso.

Un’opera dotata di humor e al tempo stesso commovente, che racconta la storia di Molly con un’umanità senza diaframmi, e che mette a nudo la disarmata vulnerabilità di tutti i personaggi.