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Laramie Project all’Elfo-Puccini!



(Immagine per gentile concessione di www.elfo.org)

Fino al prossimo 2 luglio alla Sala Shakespeare del Teatro Elfo-Puccini di Milano sarà possibile vedere l’opera di Moisés Kaufman e dei membri del Tectonic Theater Project per la regia di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia.

Ogni volta che ti chiamano frocio, ti fanno violenza, ogni volta che ti chiamano in tutti quei modi. Lo capite che anche questa è violenza? Questo è il seme della violenza. (Atto II, Padre Roger Schmit)
The Laramie project è un testo profondo, stratificato e toccante che racconta il caso Matthew Shepard, uno studente ucciso brutalmente per motivi di odio omofobico.
Poco dopo il delitto, Moisés Kaufman (autore di Atti osceni) e la sua compagnia compiono un viaggio verso Laramie, la città del Wyoming teatro del delitto, e qui trascorrono lunghi periodi a intervistare gli abitanti e ricostruire gli eventi per dare un senso a questa tragedia. Il racconto che ne scaturisce va molto oltre la cronaca. Non si limita a trattare una questione legata ai temi dell’omofobia e della paura della diversità, ma parla anche della funzione che il teatro può avere come strumento vivo di confronto. Riesce a porre, con forza e chiarezza, domande fondamentali in questi nostri tempi di divisione e di rabbia: quale sarà la voce che lasceremo prevalere in noi? Quella dell’odio, della crudeltà e della paura o quella della compassione, della gentilezza e della speranza?
Grazie ai genitori di Matthew, che hanno continuato la lotta per avere giustizia, oggi gli Stati Uniti hanno una legge contro i crimini d’odio, che porta il nome di loro figlio.

IL SEME DELLA VIOLENZA
The Laramie project

di Moisés Kaufman e dei membri del Tectonic Theater Project
regia Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
traduzione Emanuele Aldrovandi
con Ferdinando Bruni, Margherita Di Rauso, Giuseppe Lanino, Umberto Petranca, Marta Pizzigallo, Luciano Scarpa, Marcela Serli, Francesca Turrini

voce solista e maestro del coro Matteo De Mojana
luci Michele Ceglia/Giacomo Marettelli Priorelli, suono Giuseppe Marzoli
produzione Teatro dell’Elfo e Fondazione Campania dei Festival
in collaborazione con Festival dei Due Mondi di Spoleto