Il prossimo 9 luglio Kae Tempest riceverà alla Biennale di Venezia il Leone d’Argento per il teatro. In occasione di questo importante riconoscimento, il Venerdì di Repubblica le ha dedicato una bella intervista in cui l’autrice racconta di sè e spiega perché “ha tolto la”t”al suo nome facendolo diventare un più neutro Kae e ha rifiutato pubblicamente il genere binario maschile e femminile, affermando con fierezza la propria identità plurale e chiedendo l’uso del pronome they/them”, invece del singolare.
Kae il 10 sarà in scena al Teatro Goldoni con The Book Of Traps and Lessons: disco che Kae presenterà nella forma di spoken word, “senza musica, come restituzione orale dell’opera” e, sempre nell’intervista, parla dei suoi progetti futuri: “In questi giorni sono alla bozza finale di un nuovo lavoro teatrale che, se si riapre, debutterà in estate al National Theatre con la regia di Ian Rickson. È una rilettura del Filottete di Sofocle, si intitola Paradise e protagoniste sono nove donne. Il teatro mi piace per la sua natura collettiva ed è di gran lunga più divertente che passare tanto tempo da soli a scrivere romanzi e racconti”.
Vi suggeriamo di leggere questo interessantissimo articolo su il Venerdì di Repubblica!
