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Morte di un commesso viaggiatore



(Immagine per gentile concessione di teatrostabileveneto.it)

A Padova è di scena, in prima nazionale, il capolavoro di Arthur Miller per la regia di Leo Muscato e nella traduzione di Masolino D’Amico. La produzione è Goldenart con Teatro Stabile del Veneto e Teatro Stabile di Bolzano.

Leo Muscato dirige uno straordinario cast capitanato da Alessandro Haber e Alvia Reale alle prese con l’opera teatrale più conosciuta e rappresentata di Arthur Miller. Un viaggio nel lato oscuro del sogno americano, incarnato appieno dal protagonista, un venditore di successo ormai sul viale del tramonto, non più produttivo, non più utile e quindi condannato all’oblio. Willy Loman è un piccolo uomo che sogna ad occhi aperti il successo facile e veloce. È nato in un paese troppo giovane e impaziente. Pur essendo senza radici vuole salire comunque nella scala sociale. Non si accorge di essere solo un commesso viaggiatore che si guadagna da vivere con la parlantina. Uno che ha allevato i figli al culto dell’apparenza finendo col farne dei falliti. Il testo mischia verità e allucinazione, si svolge contemporaneamente sulla scena, sotto gli occhi del pubblico, e nella testa del protagonista, dove gli spettatori, a differenza dagli altri personaggi, sono chiamati a entrare. Ne risulta una macchina teatrale che è rimasta appassionante e attuale, oggi come quando debuttò nell’America vittoriosa del secondo dopoguerra.